Visualizzazione post con etichetta Capri. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Capri. Mostra tutti i post

giovedì 22 febbraio 2018

Ad Oriente

L’Irpinia orientale, oltre l’Appennino, verso le pianure pugliesi; un mondo a parte, raccolto tra colline silenziose e piccoli borghi antichi

di Angelo Perrone *

Distese di grano a vista d’occhio, circondate dal vento, immerse in spazi inesplorati. Non ci sono fabbriche, o grandi officine, né strade di traffico frenetico. Solo grano, uliveti o vigneti, e qualche trattore al lavoro, con il suo lento cigolio tra le zolle. Nessun rumore molesto arriva a scuotere i borghi sulle colline lontane. La maggior parte, piccolissimi e distanti tra loro, eppure simili l’uno all’altro, ciascuno specchio della vita degli altri paesi. Mancano grandi insediamenti urbani.

domenica 9 aprile 2017

Ore struggenti

Capri, tra smalti sorprendenti e antichi dolori

di Paolo Brondi

Chissà perché l’acqua smaltava
Intorno agli scogli di Capri
E chi sa se lo era
Nei giorni compagni di gioia
Suadenti a solcare quel mare
Innanzi spiegato a donare
Ore di struggente dolcezza
Oltre il sipario di antico dolore
E nell’incanto del tempo di allora

giovedì 6 aprile 2017

I passi di Jacqueline Kennedy a Capri

Caprese: il nome che ricorda la magia di un mare unico, e storie di felicità effimera

di Marina Zinzani

Ho provato ad immaginare cosa provava Jacqueline Kennedy quando andava in vacanza a Capri. Era la fine degli anni ‘60, e la sua figura minuta scendeva dallo yacht e girava per i vicoli, anche senza guardie del corpo. I sandali dell’isola, il sedersi al bar e gustare il limoncello, il mangiare in una trattoria, l’intrattenersi con la gente comune: era una parvenza di libertà per lei, lontana da protocolli e formalismi.