di
Giovanna Vannini
come l’inizio oramai già in memoria.
Avvolgimi
nelle spire della tua fragranza in abbraccio.
Invadimi
di versi sussurrati sul collo.
Guardami
unica alla tua vista che di me s’acceca.
Sorprendimi
con le tue rughe di saggezza.
Dammi
ciò che in silenzio non chiedo.
Traghettami
nel futuro in rimanenza.
Quando stupirsi
sarà soltanto la mano dell’uno
che l’altra inerme cerca.
Quando saremo
da un qualcuno avvolti,
e di pace invasi,
ci guarderemo ancora,
sorpresi dall’eterno,
che il “dammi” cancella,
approdati in quel dove,
che il separarci non conosce.
Meravigliosa!
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