Mai dormito in tenda in vita mia.
Mio figlio vuole passare una notte avventurosa e cosa non si fa per i figli?
Così, a 1600 metri di altitudine, nel prato di un maso sperduto in mezzo a
boschi nei pressi dello Stelvio e lontano da tutto, lo accontento. È pure il
suo compleanno. Mio figlio e io, sua complice sconsiderata, sotto un cielo di
stelle.
Così, in una notte di luna piena, ho sentito, a più riprese, i bramiti dei cervi. Da brivido. Le loro voci sembrano provenire da un'altra dimensione. Dalle profondità abissali della natura più selvaggia. Suoni atavici e primitivi, di mondi lontanissimi e dimenticati. Mondi improvvisamente riaffiorati alla superficie del tempo. Dal sottosuolo della memoria, collettiva. A scuotere le nostre piccole vite. L'illusione di ogni certezza. Di fronte al mistero dell’esistenza.
Così, in una notte di luna piena, ho sentito, a più riprese, i bramiti dei cervi. Da brivido. Le loro voci sembrano provenire da un'altra dimensione. Dalle profondità abissali della natura più selvaggia. Suoni atavici e primitivi, di mondi lontanissimi e dimenticati. Mondi improvvisamente riaffiorati alla superficie del tempo. Dal sottosuolo della memoria, collettiva. A scuotere le nostre piccole vite. L'illusione di ogni certezza. Di fronte al mistero dell’esistenza.
Alba sul Cedevale (foto Giovannini) |
Poi i campanacci, più rassicuranti,
delle mucche in lontananza. L'incredibile aria fresca, rigenerante corpo e
spirito. Ma anche rumori sinistri di animali, molti animali e soprattutto molto
vicini... Li sentivo correre lungo il sentiero e fermarsi di scatto di fronte
alla tenda. Oggetto a loro sconosciuto. Battevo le mani, sperando si
dileguassero. E mi sono sentita una madre incosciente. Con il dubbio se
prenderlo in braccio e fuggire in casa. Mi sembrava di essere in un libro di
Cormac McCarthy. La notte avventurosa. Ah, eccome! Avrei giurato che al calar
della notte, avrebbe rinunciato a dormire fuori. Invece è crollato dal sonno
subito. Come non succede mai. E ha dormito come un ghiro. Io no.
Una piccola pazzia. Ne è valsa la
pena. L'abbraccio con la natura. Il tramonto della luna piena. La brezza
notturna. E finalmente le prime luci. Migliaia di uccellini cinguettanti
tutt'attorno. L'aurora sul Cedevale in diretta. E mio figlio continuava a dormire
profondamente. Ignaro di tutto quello che accadeva intorno. Al risveglio, a
giorno fatto, ha avuto il coraggio di dirmi che non è stata una notte
avventurosa. E pensare che invece io ho vissuto la sensazione di aver visitato
qualche antica tribù del Paleolitico.
È stato detto che in tutti esiste una piccola scintilla di follia che non si deve perdere. Valeria dimostra di averla custodita e ravvivata nell'amore per il figlio.
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