lunedì 13 giugno 2016

Da brivido la prima notte in tenda

di Valeria Giovannini

Mai dormito in tenda in vita mia. Mio figlio vuole passare una notte avventurosa e cosa non si fa per i figli? Così, a 1600 metri di altitudine, nel prato di un maso sperduto in mezzo a boschi nei pressi dello Stelvio e lontano da tutto, lo accontento. È pure il suo compleanno. Mio figlio e io, sua complice sconsiderata, sotto un cielo di stelle.
Così, in una notte di luna piena, ho sentito, a più riprese, i bramiti dei cervi. Da brivido. Le loro voci sembrano provenire da un'altra dimensione. Dalle profondità abissali della natura più selvaggia. Suoni atavici e primitivi, di mondi lontanissimi e dimenticati. Mondi improvvisamente riaffiorati alla superficie del tempo. Dal sottosuolo della memoria, collettiva. A scuotere le nostre piccole vite. L'illusione di ogni certezza. Di fronte al mistero dell’esistenza.
Alba sul Cedevale (foto Giovannini)
Poi i campanacci, più rassicuranti, delle mucche in lontananza. L'incredibile aria fresca, rigenerante corpo e spirito. Ma anche rumori sinistri di animali, molti animali e soprattutto molto vicini... Li sentivo correre lungo il sentiero e fermarsi di scatto di fronte alla tenda. Oggetto a loro sconosciuto. Battevo le mani, sperando si dileguassero. E mi sono sentita una madre incosciente. Con il dubbio se prenderlo in braccio e fuggire in casa. Mi sembrava di essere in un libro di Cormac McCarthy. La notte avventurosa. Ah, eccome! Avrei giurato che al calar della notte, avrebbe rinunciato a dormire fuori. Invece è crollato dal sonno subito. Come non succede mai. E ha dormito come un ghiro. Io no.
Una piccola pazzia. Ne è valsa la pena. L'abbraccio con la natura. Il tramonto della luna piena. La brezza notturna. E finalmente le prime luci. Migliaia di uccellini cinguettanti tutt'attorno. L'aurora sul Cedevale in diretta. E mio figlio continuava a dormire profondamente. Ignaro di tutto quello che accadeva intorno. Al risveglio, a giorno fatto, ha avuto il coraggio di dirmi che non è stata una notte avventurosa. E pensare che invece io ho vissuto la sensazione di aver visitato qualche antica tribù del Paleolitico.

1 commento:

  1. È stato detto che in tutti esiste una piccola scintilla di follia che non si deve perdere. Valeria dimostra di averla custodita e ravvivata nell'amore per il figlio.

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