di
Cristina Podestà
(ap) Certo, le fiabe richiamano immagini d’altri
tempi, lo spazzacamino, la piccola fiammiferaia, i pastori con le loro greggi.
Oggi, la magia di quei racconti può accompagnare una ritrovata fiducia in noi
stessi e la voglia di farcela, come singoli e come società. Un commento a Fiabe
nelle notti di luna nascosta, PL,
20/12/16.
Le
dolci parole sulle favole raccontate dai nonni al tempo di Natale hanno
suscitato nel mio cuore una grande nostalgia e il malinconico e tenero ricordo
di tanti tempi natalizi ormai trascorsi.
Durante
le giornate dell'Avvento era bello ascoltare le tradizioni narrate dagli
anziani, le abitudini delle festività più belle dell'anno.
"Erano
pochi pastori che vegliavano sui monti di Giuda.....", le immagini
natalizie erano queste: i pastori con le greggi, lo spazzacamino, il bimbo
povero o la piccola fiammiferaia!
"A
Natale si è tutti più buoni": è una frase oggi inflazionata e alla quale
tante persone non credono più....ma io no! Io ci credo! Nel tempo del Natale,
grazie anche alle favole e ai racconti di una volta, dentro ciascuno di noi
torna la voglia di tentare, di provare ad essere migliori, a fare nuovi
progetti per cercare di costruire qualcosa di più bello e diverso.
La
ricchezza degli anziani aiutava i bimbi a crescere nella delicatezza e
nell'amore e noi, che abbiamo raccolto le loro parole piene di saggezza e
avvedutezza, dobbiamo tramandarle ai nostri giovani affinché anche loro possano
riscoprire un Natale magico, copioso di buoni principi e di fratellanza.
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