di Paolo Brondi
Un vento freddo
pettina
i pini del lido
spingendo in danza
fugace
nubi gioiose, sul
dorso del mare
come folti pensieri
sull’eco di voci
lontane
attese da anni
e appena perdute
in questo lungo
grigiore di ore
Le voci perdute è un haiku' delizioso. Le immagini si rincorrono dal cielo al mare, in una indefinita atemporalita' ....attese da anni e appena perdute...sfuggite di mano, forse non godute appieno...nel grigiore delle ore. Assonanze e giochi stilistici ricercati, raffinati....
RispondiEliminaCristina Podestà