Visualizzazione post con etichetta Alessandro Manzoni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Alessandro Manzoni. Mostra tutti i post

lunedì 6 agosto 2018

Un nido di candide piume

Henriette Blondel, moglie di Alessandro Manzoni: la storia di una donna, sposa e madre, accanto ad un uomo e scrittore irrequieto. Tra fantasia e ricostruzione storica, sul filo dei sentimenti e degli ideali

Libro (editore L’erudita-Giulio Perrone, Roma, 2018)
di Chiara Pini

Brusuglio, luglio 1821. L’armonia della famiglia Manzoni in villeggiatura in campagna viene spezzata bruscamente: Napoleone è morto. Lo sgomento di Alessandro è tangibile, ma Henriette, moglie attenta, cerca di risollevarlo, scoprendo via via i segreti di famiglia: davanti ai suoi occhi si rivelano le vicende di affetti disordinati e antiche relazioni spezzate dall’incomprensione e dall’assenza di valori condivisi.

mercoledì 20 dicembre 2017

Il "caso" allontana le persone

La nostra vita va incontro al suo destino, ma non ne conosciamo la trama

di Cristina Podestà
(Commento a Incontrarsi, di nuovo, PL, 17/12/17)

Ancora una volta la nostalgia di ciò che poteva essere e non è stato coinvolge il lettore nella struggente atmosfera che si crea tra i due protagonisti: l'autogrill pulsante delle vite più diverse e variegate scompare, e la scena si sofferma solo su Anna e Giulio, come in un tempo fermato, in una foto, in un fermo immagine. Esistono solo e soltanto loro, con il profumo di un tempo, la luce di allora, proiettati indietro, sbalzati fuori in uno spazio/non spazio.

martedì 5 dicembre 2017

Una storia della lingua italiana per immagini

L'evoluzione delle parole seguendo le illustrazioni visive. Pittura, scultura, tv, giornali, social sino ai giorni nostri

di Angelo Perrone *

Lingua madre di chi è nato con essa e vi è cresciuto sino all’età adulta praticandola nella vita personale e nel lavoro. Oppure lingua della nuova patria, di chi l’ha acquisita con il tempo e con non piccolo sforzo, per necessità di lavoro o per amore: di un luogo, di una persona, di un’arte o professione. O infine lingua del ricordo e della memoria, di chi allontanandosene per diletto, o per costrizioni della vita, vi ha custodito, attraverso i dialetti locali, l’accento regionale, i modi di dire del paese d’origine, qualcosa della propria esistenza precedente, quasi il retaggio di un’altra vita appartenente ad un altrove, eppure così radicato in sé.