La
nostra vita va incontro al suo destino, ma non ne conosciamo la trama
di
Cristina Podestà
(Commento
a Incontrarsi,
di nuovo, PL, 17/12/17)
Ancora
una volta la nostalgia di ciò che poteva essere e non è stato coinvolge il
lettore nella struggente atmosfera che si crea tra i due protagonisti:
l'autogrill pulsante delle vite più diverse e variegate scompare, e la scena si
sofferma solo su Anna e Giulio, come in un tempo fermato, in una foto, in un
fermo immagine. Esistono solo e soltanto loro, con il profumo di un tempo, la
luce di allora, proiettati indietro, sbalzati fuori in uno spazio/non spazio.