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sabato 23 maggio 2020

Silvia Romano, tragedia di tutti

Il dramma personale di Silvia Romano interpella tutti sul rapporto tra vittima e aguzzini: i valori di libertà e dignità che fondano la società


 (Angelo Perrone) Ci sono segreti che non emergono mai. O lo fanno con difficoltà, e dopo un lungo percorso. Indicibili, misteriosi. Per questo sfuggono alla mente e al cuore. Rimangono dentro, da qualche parte. Senza trovare una via di uscita, una strada che li sveli, ne mostri il fondamento o la mistificazione. E accade che ciascuno se li porti dietro, perché in ogni caso c’è bisogno di tempo, forse di fortuna. Per fare chiarezza, prima di decidere il futuro.

domenica 17 maggio 2020

Silvia Romano e l'Islam: trovare Dio?

Tra gli insulti, la storia personale di Silvia Romano convertitasi all'Islam

di Sonia Scarpante *
(Commento di Angelo Perrone)

(ap) I segreti e ciascuno di noi. Possono esserci strade che non si incontrano mai. Proseguono senza uno sbocco, che sveli il fondamento o la mistificazione delle scelte. A Silvia Romano potrebbe succedere di rimanere, ancora una volta, da sola. Con il suo tremendo segreto. Senza saperlo, senza fingere. Senza scioglierlo.

mercoledì 13 maggio 2020

La strana conversione di Silvia Romano all'Islam


Scalpore per la conversione di Silvia Romano all’Islam nella prigionia. Il mistero del rapporto tra vittima e carceriere, che spinge la prima ad abbracciare l’ideologia del carnefice

(ap*) Solo il tempo farà chiarezza, ci dirà qualcosa in più sulla “conversione” all’islamismo di Silvia Romano, la cooperante italiana liberata dietro il pagamento di un forte riscatto alla banda criminale jihadista di al-Shabaab che l’ha tenuta segregata per 18 mesi dal novembre 2018.

giovedì 18 gennaio 2018

Senza mortadella

(foto Ansa)
Un avvocato-donna che indossava il velo islamico in Tribunale a Bologna è allontanata dal giudice. «Chi assiste o partecipa all’udienza deve ..stare a capo scoperto..» (art. 129 c.p.c), era ricordato sulla porta dell’aula. Il politicamente corretto, e il rispetto delle regole

di Catia Bianchi

Per entrare nelle moschee occorre avere un abbigliamento adeguato al luogo, non solo perché le regole lo esigono, ma perché è buona educazione farlo, per rispettare le norme di questa religione.

domenica 7 gennaio 2018

La ragazza che sventola il velo

L’immagine della giovane islamica a capo scoperto che sventola il proprio “velo” bianco è diventata un simbolo del movimento per i diritti delle donne. Contro l’oscurantismo della legge coranica che impone loro di coprirsi il volto. Un segno intollerabile di discriminazione ed oppressione

di Angelo Perrone *

Ha fatto il giro del mondo ed è diventata virale sul web l’immagine di quella ragazza in una strada centrale di Teheran durante i giorni della rivolta. Su un piedistallo di fortuna, a volto scoperto, con i capelli neri sciolti sulle spalle, senza il velo a coprire la testa, come invece è d’obbligo in Iran secondo la legge islamica. Composta, indossava un abbigliamento affatto ostentato o provocante, forse una semplice tuta scura. Era lì, a sventolare con un bastone proprio il suo hijab bianco, con calma e dignità, nella sorpresa dei passanti (maschi) più vicini e forse nel disinteresse di quelli appena più lontani.

mercoledì 2 marzo 2016

La luce smarrita

di Laura Bonfigli
(Commento a Brondi, La fede in mano a Satana, PL 19/2/16)

Come è possibile che nel XXI secolo la cultura della morte abbia pervaso e travolto parti di società, eredi di civiltà millenarie ricche di saperi letterari, filosofici, scientifici che hanno contaminato, con esiti artistici felicissimi, anche l'occidente cristiano?

lunedì 22 febbraio 2016

L’assalto al vivere quotidiano

di Cristina Podestà
(Commento a Brondi, La fede in mano a Satana, PL, 19/2/16)

Se per “struttura” si intende un piedistallo concreto e forte su cui poggiano le “sovrastrutture”, queste ultime definiscono la prima. Ed è per questo che le due cose sono fortemente dipendenti una dall'altra, proprio per quei "sussulti che, scaturiti dal profondo, alterano l'economia e portano a rovina...”.

martedì 20 gennaio 2015

Parigi, giorni dopo


di Marina Zinzani
Tratto da I racconti della pioggia

(ap) Eventi collettivi drammatici entrano di peso nella storia personale ed intima di due giovani che si amano, che si sono amati, e che comunque non sono più quelli di prima. Accade, mentre la pioggia viene a spegnere l’entusiasmo della giovinezza, forse a segnalare una nuova strada da percorrere.

domenica 11 gennaio 2015

Parigi


Poesia di Marina Zinzani

Non ho niente da offrirti ora
solo le mie lacrime
il mio cuore che soffre.
Non ho niente da offrirti ora
solo un silenzio angosciato
solo parole che non so dove cercare.