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giovedì 15 novembre 2018

Ali

Vivere sfidando le difficoltà

di Marina Zinzani

Passi incerti
vetri sull'asfalto
ci vogliono le ali
a volte
per vivere.

domenica 2 luglio 2017

Perdere le ali

I fantasmi che sconvolgono la mente “priva di ali”

di Paolo Brondi

La metafora dell’ “anima alata” ricorre spesso nel pensiero classico:  Un’anima sempre governa tutte le cose inanimate; essa circola per tutto il cielo, assumendo qua e là forme differenti. Alata è perfetta. Quando ha perduto le ali, è trascinata finché non mette stanza in un corpo terreno, mortale” (Fedro di Platone).

domenica 25 giugno 2017

Ali

Volare alto, quando tutto sembra così difficile

di Marina Zinzani

Ci sono ali di plastica, artificiali.
Ci sono anche ali di cartone, che non reggono alla pioggia, al vento, si bagnano, si piegano.
Ci sono ali di ferro battuto, che portano ancora più in basso, in precipizi e fango.

lunedì 1 maggio 2017

La passione tra Dino e Sibilla

Chiudo il tuo libro,
snodo le mie trecce,
o cuor selvaggio,
musico cuore…
con la tua vita intera
sei nei miei canti
come un addio a me.
Smarrivamo gli occhi negli stessi cieli,
meravigliati e violenti con stesso ritmo andavamo,
liberi singhiozzando, senza mai vederci,
né mai saperci, con notturni occhi.
Or nei tuoi canti
la tua vita intera
è come un addio a me.
Cuor selvaggio,
musico cuore,
chiudo il tuo libro,
le mie trecce snodo.

Sibilla Aleramo a Dino Campana, Mugello, 25-7-1916

martedì 6 dicembre 2016

L’amore che va oltre

di Cristina Podestà
(Commento a Non perdersi nel dolore, PL, 29/11/16)

L'ineluttabilità della sofferenza e della morte cui ciascuno è destinato.
Quando siamo deboli ci spaventiamo facilmente, abbiamo una particolare sensibilità emotiva e mentale, diventiamo sensibili a tutte le sofferenze di coloro che le subiscono. Durante la mia malattia non riuscivo più a guardare in televisione sparatorie, filmati violenti, reportage sulla fame nel mondo e percepivo quanto l 'essere umano fosse precario e sospeso sul nulla, con una straziante sensibilità.

mercoledì 10 agosto 2016

Volerà l'uccellino

di Gianantonio Tassinari

Una sera d’estate ho trovato un uccellino
che guardava intorno smarrito,
quasi spaurito.
Forse era un uccellino ferito.
L’ho preso tra le mani
l’ho tenuto per poco tempo
stringendolo troppo forte.
Ma l’uccellino muove le ali.
Non posso schiacciargli il capo
non posso spezzargli le ali:
devo aprire le mani.
E l’uccellino volerà via.