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sabato 29 dicembre 2018

Viaggio al termine della notte

I fantasmi che accompagnano le ultime ore della notte

di Bianca Mannu

Intemperante e vano gialleggiare
di presunta primavera addosso
a prode che s’accompagnano - umide
e senza cagione dimesse e gentili -
all’asfalto avverso della statale
Piomboso asfalto che guizza
convulso piombo che schiocca
al succhio sbrigativo - ma pugnace -
d’infocati pneumatici lanciati
in vortici di danza rettilinea

venerdì 5 ottobre 2018

Il figlio del portiere

L’importanza della fantasia, in qualunque luogo

di Marina Zinzani

Cortili e palazzi. Un’infanzia come tante altre, mio padre portiere, il via vai di gente e il salutarsi. Buongiorno, buonasera. Vedi, quello è il dottore del terzo piano, ha appena avuto una bambina. Quella è la signora del quinto, tutti i giorni va a farsi una passeggiata a quest’ora.

domenica 9 luglio 2017

Uno squillo

Lo sguardo sulla natura, il richiamo improvviso della realtà

di Gianantonio Tassinari

Guardo dietro la finestra
verso l’infinito.
La vista spazia
e la mente vaga.
Non vedo più l’azzurro,
mi perdo nei ricordi,
nei sogni a occhi aperti.

giovedì 20 aprile 2017

Elogio del tempo

Il tempo: non solo silenzio e meditazione, ma anche dialogo e fantasia. A ricordarcelo: Omero, secoli fa

di Paolo Brondi

Il nostro tempo toglie spesso spazio al silenzio, alla meditazione. Ci  fa smarrire all’interno di una società non più aperta al dialogo, all’ascolto, alla fantasia, ma al contrario favorevole alla passività, all’indifferenza, alla corruzione.

martedì 21 giugno 2016

La fantasia smarrita

di Cristina Podestà 
(Commento a Brondi, Magia del regolo, tra fiaba e tecnologia, PL, 12/6/16)

Regolo è termine che riconduce a molte realtà: alla stella della costellazione del Leone, ad un calcolatore meccanico, ad un tipo di uccello protetto. Il mondo contadino di un tempo era davvero ricco, non di pane, bensì di tutto ciò che manca al giorno d'oggi, in cui abbiamo in abbondanza pane e companatico.

domenica 21 febbraio 2016

Fantasmi all'appuntamento

di Marina Zinzani

Il percorso di ricerca può essere accidentato, incerto, a volte anche pericoloso. Si possono trovare lungo questo percorso delle parti di sé inesplorate, impreviste. Lo sguardo indietro pone interrogativi, il sottolineare le proprie imperfezioni, le cose che si potevano fare, che si dovevano fare.