domenica 5 aprile 2020

L'usignolo


La primavera? Un po’ è anche uno stato d’animo

di Marina Zinzani

“Usignolo amabile voce/messaggero di primavera” (Saffo). Bisogna immaginarla la primavera, sentirla, costruirla nella propria mente, ancorarci non al ricordo, che si accomuna alla nostalgia, ma a quello che verrà, alla promessa che si vivranno a fondo i suoi giorni, le sue ore, quando tutto sarà finito.
Rimarranno cicatrici, numeri che erano persone, storie, famiglie, diventati lutti. Rimarranno immagini di città deserte, in un deserto che sembra avere colpito il pianeta, gli abitanti spariti, nascosti in case, la vita interrotta. Rimarranno i tanti segni di coraggio, altruismo, la tenacia di chi ha dato il suo contributo senza risparmiarsi.
Rimarrà uno sguardo diverso verso il proprio tempo, quello che uno ha a disposizione, e verso il vivere collettivo. La corsa, la forza che uno crede di avere e invece ci può essere una fragilità estrema, dietro l’angolo.
La poesia sa essere struggente, diventa cosa bella di cui ora si può comprendere meglio la meraviglia. L’usignolo ci aspetta, là fuori, con i giorni da vivere.

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