Frammenti di vita che tornano alla mente, mentre ci
guardiamo intorno
di Lettori di
Pagine Letterarie
(Commento a Il mazzolino
per la maestra, PL, 29/3/20)
Frammenti e pensieri di vita vissuta, richiamati alla coscienza di un oggi cosi tormentato,
con stile pulito, svincolato da patetiche ridondanze anche quando il dolore
grida o la dolcezza di alcuni momenti affiora. Per questo lo scritto appare
essenziale ed efficace.
Anna Rosa Vatteroni
Lo scritto è fresco, nostalgico, triste ma anche
equilibrato e vero. Assai ben costruito da una donna che ha trovato,
apparentemente almeno, un equilibrio, che riconosce il bene ricevuto, che ha
vissuto il male ma ne ha fatto una ragione per crescere.
Giuliana
Michelotti
Ex malo bonus. Questa pagina è un risarcimento alla
nostra prigione quotidiana e ha il pregio di insegnarci a investire in modo
costruttivo e non banale il nostro tempo. La brillantezza dello scrivere
accompagna questo volo, nel ricordo si aprono finestre, si abbattono le mura di
casa. Ci sembra di nuovo di passeggiare nella natura non più matrigna, e ci
offre la possibilità di recuperare la memoria, tornare a vivere esperienze
felici del passato, che leniscono il dolore che ci circonda.
Francesco
Pietrini
Racconto vero, sentito, sofferto ma pieno di speranza
e positività, misti ad ottimismo e fiducia in un futuro migliore. In giorni di
lunghezza interminabile, dove tutto è rallentato, la mente ci porta a riflettere
e meditare, a tornare indietro nel tempo, per trovare un conforto al dolore che
proviamo e che, a tratti, è a dir poco soffocante! La lettura mi ha dato
serenità, mi ha fatto capire la bellezza riscontrabile nella semplicità, nelle
piccole cose, nel vissuto con amici, colleghi, familiari, alunni, tanto
piacevoli e spensierati quanto vivi nella memoria. Quest’ultima, nonostante la
tragicità del momento storico, gioca un ruolo fondamentale nel riportare alla
luce tutto ciò che fa bene al cuore, alla mente, allo spirito, di cui ora
abbiamo diritto di nutrirci insaziabilmente.
Jessica
Lecchini
Una congerie di sensazioni e travolgenti ricordi
permea questo breve racconto. La forza della primavera si impone sulla tragedia
che si consuma nei nosocomi di mezzo mondo, mentre la speranza sembra
affacciarsi dai petali dei fiori che compongono il mazzolino donato alla
maestra. La nostalgia non è qui rimpianto ma un potente volano che scaglia
verso un futuro che non sarà di sole lacrime. E le stelle prevarranno, nonostante
tutto.
Marco
Podestà
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