Il mistero della profondità e lo
scompiglio privo di echi: l’ardore di ritrovare il filo della voce
di Bianca
Mannu
A
scavare a scavare
nel
sottosuolo tuo mal combinato!
Con
le materne tue falangi scava
alacremente
scava
dove
il tuo essere gatto
ara
la terra con gli artigli del bisogno
dove
modula sull’istanza della specie
Scava
là sotto - nel tuo buio di roccia
Scava
il tuo non luogo
dove
a tutti e a nessuno rassomigli
Sarai
investita dall’umano scompiglio
dall’orrore
del senso trasgressivo
dal
mortale paradosso
Sfiderai
il perenne dubbio
di
mancare di talento
di
gridare senza eco
nell’umano
deserto
Chiamerai
a raccolta
congegni
complessi di pensiero
per
forare l’opaca sostanza della notte
Batterai
la lingua sui denti e sul palato
arroterai
la gola col tuo fiato
masticherai
per la tua fame antichi detti
L’ansia
di vero scalderai
sulla
forgia rovente del verso ribelle o traverso
per
fare nuovo il filo della vita
alle
più antiche voci
alle
più fruste
per
imparare a concepirne di più fresche
di
più sapide - robuste!
bellissima
RispondiEliminatante tante grazie, shardana!
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