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| Valle del Giordano, Israele (foto ap) |
La pesantezza del risveglio e il
feticcio della gioventù smarrita
di Bianca Mannu
Ciondolava
/doleva - come sul ciglio del rito -
la
renitenza dei numi evocati a deporre…
E
in breve la densa goccia
d’assenzio
imbeveva il mattino
stralunato
e indeciso
tra
plumbea catalessi di mare
Vaneggiava
sabati già ammainati
l’occhio
vizzo - accucciato
tra
cumuli di detriti notturni.
E
la pelle - offesa sulle pietraie
dei
sinistri - sdrucciolava lungo
vischiosi
bordi di desideri smorti.
Smobilitava
la falange degl’inverni
indolenziti
nel sangue raggelato.
E
il risveglio crocchiava le ossa
dentro
la vecchia carne spaventata.
La
vite larga del giorno - intanto -
filettava
concentriche rogazioni
dentro
le fibre cedevoli del tempo.
Dai
nostri vespai di idoli ibernati
avari
conati ci espellevano…Smarriti
andavamo
per improbabili risposte
annusando
nell’aria quesiti decaduti.
Andavamo
come chi per funghi
va
nelle secche di gennaio …
E
dalle nostre infertili ramaglie
spiccavano
- già guasti – racimoli
di
gioventù - sparsi a montar la guardia
sulle
piazze ottuse - intenti
a
spinellare overdose di noia -
a
distillare Dei altrimenti morti
in
caleidoscopici feticci.

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