Nella
film “La corazzata Potëmkin”, l’eterno dramma – tanto attuale - del rapporto di
soggezione tra gli uomini
di Catia Bianchi
di Catia Bianchi
Guai
osare anche solo immaginare una insubordinazione. Ogni tema del film “La corazzata
Potëmkin” (1925) di Sergej Mikhajlovič Ejzenštejn racconta situazioni di
soggezione tra gli uomini. Una condizione drammaticamente reale, e attuale.
Il
cibo avariato è simbolo della condizione disumana e inaccettabile in cui erano
costretti a vivere i lavoratori, che si contrappone allo status degli
ufficiali, i quali invece vivono nel lusso e non lo condividono con nessuno in
quanto lo reputano un diritto divino per gli appartenenti a una categoria
superiore.
Sembrano vecchie questioni, problemi sociali superati. Ma lo sono davvero?
Certo, oggigiorno un "superiore" nel lavoro non ti ammazza per un piatto di zuppa e non reputerà il suo status privilegiato come diritto divino, ma di fatto non si prospetta lo stesso un rapporto di subordinazione? Quanto si teme, spesso, ad esprimere le proprie opinioni!
Sembrano vecchie questioni, problemi sociali superati. Ma lo sono davvero?
Certo, oggigiorno un "superiore" nel lavoro non ti ammazza per un piatto di zuppa e non reputerà il suo status privilegiato come diritto divino, ma di fatto non si prospetta lo stesso un rapporto di subordinazione? Quanto si teme, spesso, ad esprimere le proprie opinioni!
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