Dal volto al corpo, alla
mente: le tracce lasciate dal tempo descrivono i passaggi della nostra vita
di Marco Aurelio
(Commento di Marina Zinzani)
Occorre
far tesoro anche di osservazioni come questa: anche gli elementi accessori dei
processi naturali possiedono qualcosa di gradevole e attraente. Per esempio,
mentre il pane si cuoce alcune sue parti si screpolano e queste venature che
vengono così a prodursi, e che in un certo senso contrastano con il risultato
che si prefigge la panificazione, hanno una loro eleganza e un modo particolare
di stimolare l'appetito.
Ancora:
i fichi pienamente maturi si presentano aperti.
E
nelle olive che dopo la maturazione sono ancora sulla pianta è proprio
quell'essere vicine a marcire che aggiunge al frutto una speciale bellezza.
E
le spighe che si incurvano verso terra e la fronte grinzosa del leone e la bava
che cola dalle fauci dei cinghiali e molte altre cose: a osservarle una per una
sono lontane da un aspetto gradevole, e tuttavia, per il fatto di essere
conseguenze di fatti naturali, contribuiscono ad abbellire e affascinano, al
punto che se uno ha una sensibilità e una concezione più profonda di ciò che si
produce nell'universo, non ci sarà quasi nulla, anche tra quanto avviene in
subordine ad altri eventi, che non gli risulterà avere una sua piacevolezza.
Costui,
allora, guarderà anche le fauci spalancate delle belve in carne ed ossa con non
meno piacere di quando guarda l'imitazione che ne presentano pittori e
scultori; e con i suoi occhi casti saprà scorgere in una vecchia e in un
vecchio una loro forma di florida maturità, e la grazia che seduce nei
fanciulli, e gli si presenterà l'occasione di compiere molte analoghe
osservazioni, non persuasive per chiunque, ma solo per chi abbia raggiunto
un'autentica familiarità con la natura e le sue opere.
L’imperfezione: un corpo avanti
negli anni, il tempo che trasforma un volto rendendolo ruga e pelle sciupata, i
sogni di fanciullo che sono stati messi su una barca, scivolata lungo chissà
quale fiume, gli altri che hanno chiuso le porte, impoverendo giornate, che
hanno chiuso i cuori creando deserti.
L’imperfezione che è cammino. Alla
fine di tutto, lo specchio restituisce l’integrità rimasta, la fedeltà a se
stessi, a un’idea perseguita negli anni: essere in armonia, ricchi dentro,
curiosi, amanti della bellezza, delle cose, ricercatori nel mondo.
Nessun commento:
Posta un commento