Garfagnana, Lucca (foto ap) |
Il
passato si ripresenta e può essere una tentazione: troppo tardi
di
Cristina Podestà
(Commento a Il tempo se ne va, PL, 3/5/19)
Giorgia
è davvero in difficoltà; Alessandro la stava tentando, riapparendo adesso dopo
tanto tempo. Le parla apparentemente da innamorato che ha sofferto per la
distanza che li ha tenuti lontani, la sente unita a lui da profumo di selva e
sabbia, ricorda i baci e le carezze che si scambiavano ma le lascia intendere
che presto avrà bisogno di lei. Ricompare
per necessità ed egoismo? Dove era stato fino a quel momento?
Giorgia
è tesa perché viene blandita dalle belle parole, tuttavia non è sciocca e si
pone domande su che cosa lui le vorrà chiedere come aiuto. Pensare al
passato la mette in difficoltà, è imbarazzata ed è cresciuta, non sente più il
bisogno di condividere con lui le sue esperienze.
Ormai
egli è il passato, chiuso per sempre e relegato in un tempo non più attuale. La
chiusa col proverbio cinese, di sapore platonico, è assolutamente la parte
migliore che spinge a una delle riflessioni più importanti della nostra vita. La
luce va compresa affinché si illumini il nostro percorso accidentato, insieme
però alla nostra capacità intellettiva di vedere oltre il buio per trovare
risorse nuove, spesso a noi stesse nascoste.
Nessun commento:
Posta un commento