Il
cliente sbronzo di un bar, un biglietto trovato in una giacca ritirata dalla
lavanderia, e persino i fiocchi di neve: nulla in comune? Il difficile rapporto
tra l’ordine e il disordine. E qualche spunto
per la scuola
di
Davide Morelli
In
definitiva la matematica esiste per contare, per misurare ed anche per
dimostrare. Per i formalisti i numeri non sono altro che simboli. Ma la
matematica può essere rivelatrice di qualcosa di più profondo inerente
l'esistenza. Nel romanzo di Musil I turbamenti del giovane Törless,
a proposito dei numeri immaginari il protagonista dice: "Questa unità non
esiste. Ogni numero, positivo o negativo che sia, elevato al quadrato dà una
quantità positiva. Dunque non può esistere un numero reale che sia la radice
quadrata di una quantità negativa".