Modi diversi di stabilire un rapporto con la felicità
di Francesco Gozzi
di Francesco Gozzi
(Commento a Tracce
sparse di felicità, PL, 25/1/17)
Ho letto con grande interesse la riflessione sulla
felicità, che investe un problema davvero tra i più ardui ed elusivi. Ambigua,
per me, è la stessa parola "felicità": se designa un'esperienza,
tendo a vederla come qualcosa che può "attraversarci", ma che non
possiamo trattenere (Valéry parlava di una fiamma sulla quale possiamo passare il
dito, ma non tenerlo fermo).
Se designa uno stato esistenziale, allora tendo a
vederla in modo simile a quello di Platone, cioè come capacità di vivere
spiritualmente in un mondo il più possibile distante da quello del banale
quotidiano.
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