Racconto
di Vespina Fortuna
“Che
sfortuna” sospirò Jacques ad Antoine che gli dormiva affianco sotto il Pont
Notre-Dame.
“Di
che ti lamenti?” gli rispose l’altro.
“Non
abbiamo nemmeno una casa…”
“E
allora? Abbiamo tutta Parigi per noi, cambiamo stanza ogni notte e ogni giorno
ci risvegliamo con un panorama nuovo, non sei contento?”
“Abbiamo
solo questo cappotto, vecchio e rattoppato”
“Così
non ci dispiacerà buttarlo, adesso che arriva la primavera”
“Non
abbiamo neppure un paio di scarpe chiuse”
“Meglio,
così non ci puzzano i piedi!”
“Ma,
insomma” si spazientì Jacques “A te va sempre bene tutto? Non sei mai triste?”
“Qualche
volta” gli rispose Antoine guardando la Senna correre veloce “Quando dopo aver
suonato per la mia Marie qualcuno mi offre una moneta, e non è che mi offenda
il gesto, mi dispiaccio perché chi l’ha lanciata non ha capito che in quel
momento non suonavo per lui, ma per amore”.
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