domenica 8 marzo 2015

Scintille


di Marina Zinzani

Aspettare un treno
binari davanti
attesa e vuoto.
Parlare con qualcuno
senza guardarsi negli occhi.
Comunicare con poche parole
per cena.

Sentire gli anni che se ne vanno
il volto che si spegne
l’anima che si perde
pezzi d’anima che volano via.
Poi
può accadere qualcosa
una scintilla che si accende
uno sguardo che si posa sul nostro volto
e all’improvviso
l’attesa di un treno ha anche un sorriso
gli occhi vedono altre cose
le parole hanno un altro suono.
Questo succede,
quando non ci si sente più soli.

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