di
Cristina Podestà
(Commento
a Jean
Baudrillard, graffiti in cerca di senso - Paolo Brondi, PL, 7/10/15)
Writers.
L'artista cerca un’affermazione culturale e sociale attraverso la
manifestazione esteriore della propria creatività. Tali segni, apparentemente
privi di significato, sono ricolmi di desideri inespressi, con lo scopo, talora
ingenuo ma non privo di valore, di voler cambiare il mondo, sicuramente in
meglio. L'ipotesi è che siano espressioni di rabbia verso un mondo piatto, che
tende a livellare tutto in vita, preludio inesorabile di morte certa e di oblio
nel nulla eterno. Trasmettono emozioni, attraverso forme e colori che
"impattano" fortemente. Mi piace l'idea di trasgressione e
risentimento contro questo vivere opaco.
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