Il sillabario dei colori
di Giorgia Deidda
Da oggi il bianco si riaccende
afferra la spina dell’inesistente,
il mio sillabario senza condono
con abiti uguali tutti gli anni,
ci svia mentre parliamo del vulnerabile
Specialmente se il vento con dita gelate
mi accarezza il viso.
E lancio un grido d’ombra che il mare,
udendo,
tossisce e trema.
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