Ritorno alla vita
di Laura Maria Di Forti
Lo confesso: ho voglia di ridere, oggi.
Ridere senza ritegno e camminare per strada con un bell’abito colorato, il sorriso aperto e gli occhi che sprigionano un sano amore per ogni persona e ogni cosa.
Ho voglia di un gelato da gustare seduta comodamente in un bar elegante e affollato di gente, la piazza vicina traboccante di bambini schiamazzanti e di un pullulare di giovani ridanciani, spensierati nella loro sfrontata giovinezza, quel periodo della vita in cui la bellezza tracotante dei visi non è ancora pervasa da “rughe di espressione”.
Ho voglia di passeggiare abbracciando tutti quelli che conosco bene o che ho visto solo una volta e persino chi non conosco affatto ma mi è simpatico e mi ispira gioia e serenità.
Ho voglia di guardare un film seduta in una sala piena di spettatori entusiasti, un film di contenuto ma dal finale che gratifica e dona una lunga notte di sogni belli e appassionati, e ho voglia di farmi baciare dal sole di primavera o anche da ogni bell’uomo che mi passa accanto.
Ho voglia di vivere, questo è il succo. Vivere senza mascherine e senza filtri, vivere senza paure e senza contagi, guerre e altre devastazioni. Vivere e basta, con gioia e con il sorriso sulla bocca, con generosità e con quel sano egoismo che non fa pensare a tutto il male che esiste su questa povera terra.
Io, il male che distrugge, umilia e uccide, non lo voglio, lo rinnego e faccio di tutto per allontanarlo da me. Purtroppo, il male esiste, è vero, ma io oggi non voglio vederlo, non ho voglia di sentirmelo addosso e nemmeno di sopportarlo.
Lo ignoro, semplicemente, lo rendo invisibile, impalpabile, lo costringo ad allontanarsi, farsi piccolo, inconsistente. E io posso far finta che sia sparito, volatilizzato, scomparso definitivamente.
Ho voglia di ridere, oggi. Domani tornerò coi piedi per terra.
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