di Cristina Podestà
Tracotanza, prepotenza, alterigia, superbia, insolvenza: ὕβρις per i Greci. Questo termine di una lingua detta erroneamente “morta” raccoglie ogni sfaccettatura negativa che caratterizza il mondo odierno, è rappresentativo delle umane genti del terzo millennio.
Virulenze, guerre, disastri climatici, crisi politiche, all’orizzonte una fine più volte annunciata e mai sentita tanto vicina.
Hybris era allora la disobbedienza agli dei dell’Olimpo, la sopravvalutazione che l’uomo aveva di sé e che per questa era punito.
Perché, o Dei, ancora oggi, non date la giusta punizione agli uomini irrispettosi di ogni regola, insolenti, scandalosi, vergognosamente prepotenti e novelli vandali di questo povero pianeta?
Ma no, forse mi sbaglio, forse è proprio tutto questo che succede la nostra punizione per avere utilizzato, nel tempo, solo e soltanto Hybris. E le divinità ci stanno mostrando il conto.
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