di Marina Zinzani
C’è una serie su Netflix che sembra tremendamente attuale. È una serie turca, si chiama “Ambizione”.
Una ragazza, Asli, idolatra la presentatrice di un’emittente televisiva, Lale Kiran, una vera celebrità. Con mezzi poco ortodossi riuscirà ad ottenere uno stage nell’emittente e ad affiancarla, diventando la sua ombra.
Piano piano Asli si insinua nella vita di Lale, le creerà il vuoto attorno, influendo anche sulla sua vita privata. Lale ha una serpe in seno e non lo sa. Non sa neanche dove Asli vuole arrivare: sostituirla, prendere il suo posto. Asli vuole uscire dall’anonimato di una ragazza di provincia, vuole diventare ricca, famosa, potente.
C’è una contrapposizione che appare subito fra le due donne: Lale appartiene al giornalismo vecchia maniera, in cui una notizia non deve apparire se non si ha la certezza che sia vera. È una donna non più giovane, lontana dai social, è stata inviata di guerra, si è costruita la carriera nel tempo e sul campo. Appare sempre misurata, anche nel vestire.
Asli appartiene alla generazione in cui i social prendono il sopravvento, non ha importanza la gavetta, i tempi si possono bruciare. Per lei non importa se le notizie sono vere o no, se si affronta un ospite alla tv usando ogni accusa per farlo crollare. Non importa cosa succede a quell’ospite, perché quello che conta è l’audience.
Invadendo i social, anche i giudizi dei followers contano moltissimo, si possono lanciare notizie false in rete e poi queste possono diventare vere, non c’è più lo spartiacque della verità, quello che conta è il successo ad ogni costo. Anche il suo look è provocante ed aggressivo. È giovane e piace, i tempi sono cambiati.
Lale è superata. Il suo tempo è superato. Il giornalismo può diventare altro, all’epoca dei social. L’ambizione di Asli non ha limiti, e ce la farà, ad arrivare alla vetta più alta. Il punto è: c’è la felicità in cima alla montagna scalata? Cosa si è diventati per ottenere quel posto? Ma quando si è così in alto, la caduta può essere rovinosa. E Asli se ne accorgerà.
La serie porta a molte riflessioni, non solo sull’ambizione, ma anche sull’invidia, sulle gelosie professionali, sulle frustrazioni, sul senso di inadeguatezza che subentra quando una più giovane, più all’avanguardia, entra in gioco. Ma la vita ha anche delle leggi che non si possono ignorare. Spesso certi meccanismi perversi, creati per avere successo a tutti i costi, possono essere pericolosi, ed Asli infatti ne sarà travolta.
Bella serie, certamente interessante ed attuale, in un mondo in cui i social possono incidere sulla vita delle persone. Basta un click, un like. Molto poco in fondo, e tutto cambia.
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