di Marina Zinzani
(Commento a “La morte che illumina la Russia (e le coscienze)” di Angelo Perrone)
L’eredità di una persona non è solo materiale, ma anche eredità affettiva, morale.
Il lascito di una persona può essere impalpabile, resta la memoria a ricordare quello che è stato, o restano le opere, o le gesta, anche le più semplici.
Quel patrimonio imprecisato può diventare guida per trovare conforto nei momenti bui, luce per illuminare la strada.
L’eredità di una persona può essere composta da tante particelle misteriose e incredibilmente potenti. Si fissano nel cuore di chi resta, accompagnano, diventano presenza reale, trasformano. E nulla sarà più come prima.
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