di Marina Zinzani
I media sono presi da ciò che sta succedendo alla Corte inglese.
Ci si interroga sulle reali condizioni di Kate Middleton, si leggono notizie di ogni tipo, malattie possibili, infelicità coniugali, insostenibilità di una vita solo apparentemente dorata ma in realtà piena di obblighi e regole.
La persona comune è incuriosita, anche a tratti empatica. Questa storia, con il sottofondo della malattia di re Carlo, diventa l'espressione che la felicità, se mai esiste, non sta fra i lussi e gli ori, neanche in corpi perfetti e in quadretti famigliari da Mulino Bianco, spesso questa è solo apparenza. L'armonia, che forse è uno stile di vita, vale molto di più di una fugace felicità.
La curiosità viene anche dal vedere queste persone, così esposte mediaticamente, simili a noi, a volte spoglie di fronte a problemi comuni a tutti, con i disagi e le fatiche del vivere.
Kate ora rappresenta la fragilità, cosa comune a tanti, come lo fu anche per Diana. Diventa specchio quasi per noi, e per le nostre umane cadute.
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