Concorsi
pubblici pilotati. Appalti manovrati. Sentenze aggiustate. La corruzione non fa più notizia, ma il silenzio è il miglior alleato dell’ingiustizia
di
Catia Bianchi
Ogni
notizia di corruzione
nella pubblica amministrazione, e di arresti sempre
più numerosi ed in alto, si accompagna ad una sensazione di déjà vu. Fatti che si ripetono uguali,
vicende che sembrano fotocopie di altre già viste. Perché scandalizzarsene?
Perché l’indifferenza è l’amica più preziosa di ogni “cricca”. E’ necessario
coltivare in ogni modo la cultura della legalità, anche mostrandosi indignati.
Nel nostro Paese siamo avvezzi a dire: “fatti gli affari tuoi che campi
cent'anni”. Invece no. Solitamente le persone si limitano ad esternare lagne
sterili fini a se stesse.
Invece,
è essenziale - se non addirittura doveroso - interessarsi di ciò che riteniamo
importante, senza alcun timore. Spronare tutti alla trasparenza, a non
abbassare la testa e chiudere gli occhi di fronte alle ingiustizie, di ogni
tipo esse siano.
Qualcuno
diceva: “la mafia uccide, il silenzio pure”. Sacrosanta verità. Le mafie hanno
un potere istantaneo, facilmente esercitabile su una comunità che ha paura. Ma
la paura si insinua agilmente quando non si è uniti da sentimenti di
solidarietà e perciò si è inconsapevoli delle capacità che abbiamo, preferendo
così abbandonarsi al silenzio e all’omertà.
In
realtà, un potere basato sulla sottomissione alle regole di casta e sul
clientelismo è un potere instabile, che continuerà ad esistere e ad
autoalimentarsi finché la maggioranza sarà costituita da oppressori e da
oppressi, e i rapporti continueranno ad essere basati esclusivamente sulla
legge del più forte.
Il
silenzio uccide, ma la parola può salvare. La parola è cultura e conoscenza,
capisaldi necessari in una società civile per ricostruire quello smarrito senso
di comunità che si fonda sulla giustizia e che dà ai cittadini la
consapevolezza dei loro diritti e dei loro doveri; capisaldi che possono
stravolgere anche gli equilibri più fortificati e le usanze più incancrenite.
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