Il tempo sfugge di mano
di Cristina Podestà
Mi prende un’ansia forte e impellente: il tempo corre troppo. Oggi è già finito e si entra subito nel domani, ci si sveglia e la giornata vola via. Vorrei gustare di più l’attimo che fugge, vorrei poter apprezzare i momenti belli.
Invece è tutta una corsa, azioni od ozio, ma il tempo, inafferrabile, sfugge di mano. Vorrei vivere al rallentatore le gioie, le pause migliori, gli attimi di serenità; mi piacerebbe stare ad ascoltare le mie piccole emozioni, le soddisfazioni, le parole buone che mi rischiarano l’esistenza.
Sarei felice di fermare anche un secondo di tranquillità per poi rivederlo, assaporarlo, annusarlo per ore come in rewind. Il mio cuore anela alla gioia, nonostante tutto ciò che di brutto mi vedo intorno, basta parlare di malattie e di guerra, interrompiamo, stacchiamo la spina!
Troppo tempo viene sprecato per il male, mentre io ho ansia di buono e di bellezza, di luce ma non di quella provocata dalle bombe esplose.
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