di Marina Zinzani
Quando il silenzio arriva e cala la sera e le voci si allontanano, si ricerca l’armonia data da un colore. È a metà fra il fuoco e la luminosità, fra il giallo del sole e la forza del rosso del fuoco, parla di sensazioni di calore, di vicinanza alla gioia, di intraprendenza, di ricordi mitigati dal tempo.
La poesia di un tramonto sul lago. O sul mare. Quel colore che dà risalto ad un viso un po’ spento, illuminandolo. La vita in tutte le sue sfumature che ci fa sentire sereni, anche se per qualche momento, in un momento che sembra irripetibile.
Il colore arancione ci accompagna, e si rischia di perdere il suo potere terapeutico, il sentire che quella vibrazione che arriva allo sguardo, al cervello ci può aiutare, lungo i cammini tortuosi che la vita ci presenta.
Setsuko guarda l’acqua del fiume che scorre, e ritornano alla mente i colori dei quadri, le beatitudini che evoca un dipinto del Trecento, o un’opera di Cezanne. La bellezza incrociata qualche volta. La bellezza da non perdere mai, per non perdersi.
Nessun commento:
Posta un commento