Riconoscersi tra antichi sedimenti e nuove sensazioni
di Bianca Mannu
Conosco
il lavoro
dei
colpi contro i fianchi
con
cui - più che la morte -
l’assenza
irrompe - senza suono -
come
assoluta urgenza
E
la nausea conosco
quando
l’agnizione
urta
antichi sedimenti
addormentati
sul fondo
della
mente
Inabile
a chetarli
si
vendica sui sensi
spegnendosi
con essi
Morte
benigna e astuta
volge
senza parere
il
capo all’orrendo convoglio
che
l’archivista astratto
registra
senza cordoglio
Se
e quando
sei
restituita ai sensi
e
i sensi restituiti alla coscienza -
come
una spugna - il cuore
succhia
a piccoli sorsi
il venefico umore
il venefico umore
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