Il malessere interiore e l’incognita
del futuro
di Cristina
Podestà
(Commento a Profumo
di sandalo, PL, 17/7/19)
Il racconto mette in evidenza le insicurezze della
donna. Sesto senso o solo fantasmi a tormentare la sua notte? Le ansie
restano in agguato durante il giorno e, quando calano gli affanni quotidiani, trovano
spazio e facile percorso nella mente di Anna.
Il malessere le impedisce il riposo dopo gli affanni
del tour americano. Cosa può tormentare di più se non il pensiero dell'abbandono?
La solitudine non è facile a viversi. Bisogna andare molto d'accordo con sé
stessi, essere forti, conoscere tecniche per gestire le ansie anche inconfessate.
Non conosciamo bene Anna, ma forse Giorgio non le dà sicurezza o, piuttosto, è il suo lavoro che la tiene lontana da lui a non darle completa tranquillità.
Non conosciamo bene Anna, ma forse Giorgio non le dà sicurezza o, piuttosto, è il suo lavoro che la tiene lontana da lui a non darle completa tranquillità.
Di sicuro al suo ritorno a casa lui non è ad
aspettarla perciò non deve essere un amante sollecito e rassicurante. Ma la
luce del giorno, la sua bella presenza e l'affetto della gente del paese
rincuora Anna che, con calma, esaminerà i segnali oscuri e inquietanti che il
suo inconscio le ha suggerito. Il racconto non dà risposte e lascia sospesa l'immaginazione
sul futuro di Anna.
Questa tecnica narrativa induce il lettore a trarre
le conclusioni in modo personale, sollecitato nelle proprie fantasie e
immagini.
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