La luce e la bellezza, oltre la linea
del sole. Nella nostra vita
di Bianca Mannu
Spostare la mia prescritta assenza
un po' più in là -
oltre la linea d'ombra
con cui il sole scrive
la nostra (mia/sua)
speciale relazione -
è un eccitante
che non acquisto
Nascondendomi a lui - al sole -
al mio animale destino - persino io -
che manco di splendore -
scrivo. E senza l'alibi
d'un semplice perché.
Ma lui forse lo sa -
il sole - il mio DNA -
il caso con la sua necessità -
lui/lei - che mi osserva
ventiquattro ore al giorno -
persino quando abbandona
il mio versante
per sbolognarmi
in braccio alla stanchezza -
sa del mio risibile intento
covato nel crocicchio
dove congiura il viscere
con la perfidia della mente.
Né io lo nego.
Voglio un'erba "voglio" -
che non c'è...
E però "voglio" che l'eco
del calpestio - che faccio
sul suolo che mi ospita -
duri un attimo ancora
dopo la scomparsa dell'ombra
che mi dichiara corpo.
E quell'eco - pur senza specifici
sentori -
voglio – prometto – spero –
anelo - sia
per altri - che me -
mio gratuito cenno di bellezza
prodotto in barba
a ogni fisica sconcezza.
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