di Cristina Podestà
Ogni tanto finisce un amore oppure un’amicizia; talvolta finiscono rapporti di parentela, finiscono relazioni che parevano strette, finiscono contatti umani.
Certo è insito nella umana natura che le cose abbiano un tempo, esaurito il quale terminano. Ma ciò vale per le cose non per gli affetti, i sentimenti, i pensieri. Invece pare che anche questi siano a tempo.
All’inizio di un incontro si parla molto, ci si apre e ci si confida, si hanno certezze e si crede fermamente alla reciproca fedeltà, si vuole bene, si ama, si ha e si dà fiducia assoluta.
“Ma sarà la prima che incontri per strada, che tu coprirai d’oro per un bacio mai dato, per un amore nuovo.” Così Fabrizio De André liquida la fine di un amore, perduto nei fiori di un aprile ormai lontano. E in effetti così va la vita, diversa da ogni previsione, scompaginata rispetto a quanto si era premesso e creduto.
I sentimenti anch’essi avvizziscono, gli slanci di gioia pure; per questo talvolta si torna a rimpiangere qualcosa che non è più.
Bisogna però guardare sempre avanti con la speranza che dietro l’angolo ci sia ancora molto da scoprire e che qualcosa o qualcuno possa, anche casualmente, rinnovare la gioia di vivere che si era perduta, nel livellamento privo di slanci della quotidianità.
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