di
Giovanna Vannini
Ci sono momenti nella vita che dovremmo avere il
diritto di mollare. Come i topi, che per primi abbandonano la nave che affonda.
Salire sulla scialuppa, farsi risucchiare dal buio della notte, non farsi più
trovare. Vigliacchi, senza sensi di colpa, senza ripensamenti. Vigliacchi,
vigliacchi e vigliacchi.
Mollare i problemi, lasciare ad altri il compito increscioso di risolverli. Mollare al nostro brutto stato d'animo, e da quello farsi schiacciare con diritto.
Mollare i problemi, lasciare ad altri il compito increscioso di risolverli. Mollare al nostro brutto stato d'animo, e da quello farsi schiacciare con diritto.
Ci sono momenti della vita in cui la gabbia si
apre, ci accoglie. Siamo leoni, leonesse, senza criniera e senza fauci,
solo cattivi nella cattività scelta.
Ci sono momenti nella vita, in cui dovremmo poter
lasciare il tetto per il volo, senza una meta, pensando al giorno del ritorno
come a qualcosa di molto lontano. Prendiamoci in braccio, portiamoci in un
luogo a rinascere.
Ci sono momenti nella vita che il mollare dovrebbe
farsi legge. Una valigia di cose volute, un biglietto d'andata. Perentorio non dare notizie, non chiederle.
Come felini impazziti giriamo nella gabbia,
gettiamo lo sguardo oltre le sbarre. Il respiro si fa corto, la stanchezza ci
agguanta. Vorrei il diritto di mollare a volte. Davanti me sola.
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