(ap) La mamma, incinta di un altro
figlio, è morta per le ustioni da carburante durante la traversata sul gommone
malridotto. Lei, Favour, così si chiama questa bimba nigeriana di nove
mesi, è rimasta senza nessuno sul barcone ed è giunta a Lampedusa. Da sola. Le
hanno dato del latte e dei vestiti nuovi. L’hanno accolta con amore.
Chi parte da così lontano? Chi arriva sui barconi scassati? Sono ladri,
puttane, spacciatori, persino terroristi dell’Isis. Questo sentimento diffuso
di odio, ostilità, disprezzo verso l’orda selvaggia che dilaga è il vero orrore
del nostro tempo. La storia è piena di questo odio, che nell’urto con il tempo,
ha assunto nomi variegati e ha investito uomini e popoli diversi. Perché si
parte? Perché si affronta il mare in condizioni disumane rischiando una morte
atroce? Cosa si lascia alle spalle chi paga il prezzo della vita per lasciare
il suo paese?
Il mare è l’ultima speranza. In lontananza appare la riva se le onde non
sono troppo alte e turbolente. Ci sono uomini sul lato sicuro della costa.
Nella nostra terra, che è la terra di tutti. Favour: in
italiano, il nome significa “privilegiata”.
Nessun commento:
Posta un commento