Il pericolo che i
genitori possano manipolare la vita dei figli
di Marina Zinzani
Quando
un figlio non è solo una benedizione del cielo ma un’arma. Si pensa a questo
quando si viene a sapere, se non si assiste, alla manipolazione di un figlio da
parte di un genitore.
Le
ferite sono ancora aperte, troppi i conti in sospeso, tradimenti, aspettative
deluse, altri che hanno invaso il campo coniugale rendendolo terra arida. La
nota su cui ci si posa può rimanere bassa, è quella visione di declino, di
stanchezza, di lutto, di avvilimento, di futuro pieno di incognite, e qui
qualcuno, uno dei due, a volte scende ancora più in basso, in una nota in cui
si mischia il risentimento, la rabbia e il potere, il potere sui figli.
Il
mix è esplosivo, anche se si presenta etereo, i toni sono bassi, melliflui,
appena percepiti spesso. Basta una frase a metà, il tono della voce sarcastico,
la sensazione che il vero amore viene da chi parla e non dall’altro soggetto
che non è presente in quel momento, e il figlio, specie se piccolo, diventa
materia morbida su cui si possono fare inneschi pericolosi, un input che entra
e che lo plasma senza saperlo.
Poi
i figli crescono, diventano adolescenti, gli amici sopperiscono a lacune,
almeno in apparenza. Ma un giorno il figlio cresciuto, di fronte ad una nuova
relazione dopo alcune finite male, sente che qualcosa di quel passato
travagliato l’ha condizionato. Sente un bagaglio pesante da portare, con i pregiudizi,
le paure verso l’altro sesso.
Allora
quel giorno forse riesce a mettere in discussione il genitore che ha
manipolato. Può provare rabbia, può sommergerlo di critiche, dentro di sé. Ma
si trova un genitore con molti più anni, gli scenari sono cambiati, la vita è
andata avanti, perché rinvangare? Si tace, e se si parla la sensazione è che nulla
possa riparare il male fatto, l’armonia spezzata, l’odio instillato a piccole
dosi, quell’odio che è nascosto da qualche parte, come una macchia che si vede
appena. Bisogna toglierlo quell’odio, ed è una fatica tremenda. Bisogna
riscrivere tutta la storia, ristabilire la realtà.
Bastava
uno sforzo, in fondo, se davvero i figli si amano tanto.
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