La ragazza con la valigia, con C. Cardinale |
Una giornata come le altre, come
troppe altre, senza luce
di Giovanna Vannini
C’è odore di pranzo, la finestra è aperta a
libro, la cappa aspirante sopra ai fornelli gira al massimo. Fa rumore,
disturba il silenzio prima del rientro. Marzo porta luce, le giornate allungano
e il giardino di casa esposto a nord, s’illumina dei primi raggi di sole. Celeste
in cucina si muove piano, cadenza i passi. Conosce a memoria quanti ce ne sono
dal piano cottura al frigo, dal frigo alla dispensa, dalla dispensa al lavello.
Andamento lento, per un solito tram tram
quotidiano. Manciate di pensieri uguali ogni volta, lo accompagnano. Sul
fornello grande ha messo la pentola con l’acqua per la pasta, alza il
coperchio, aggiunge il sale. Oggi ha apparecchiato sul tavolo tondo di
cristallo, quello dei pranzi importanti, delle ricorrenze, degli inviti. Sulla
penisola in muratura dove lei e Paolo mangiano di solito, appoggerà le pietanze
cucinate, il tagliere del pane, i piattini per il dolce e le tazzine da
caffè.
Oggi è mercoledì, giorno di spesa. In
soggiorno le borse del supermercato stazionano piene del loro contenuto, ben
oltre il dopo pranzo. Compito uggioso quello di riporre la spesa, ogni cosa ha
il suo posto in posti diversi. Celeste a far spesa si perde: s’incanta davanti
agli scaffali, agguanta e ripone svogliata la merce, la getta alla rinfusa nel
carrello.
Nel soffritto sfrigolante aggiunge la polpa di pomodoro, gira con il mestolo di legno, abbassa la fiamma, aggiunge un pizzico il sale e 160 gr di spaghetti n°5. Deve stare molto attenta che non scuociano, Paolo è esigente, mugugna tutto il pranzo se lo spaghetto è passato di cottura.
Nel soffritto sfrigolante aggiunge la polpa di pomodoro, gira con il mestolo di legno, abbassa la fiamma, aggiunge un pizzico il sale e 160 gr di spaghetti n°5. Deve stare molto attenta che non scuociano, Paolo è esigente, mugugna tutto il pranzo se lo spaghetto è passato di cottura.
La chiave gira nella toppa, è lui che
rientra, i tempi sono stati rispettati. Marzo porta luce, le giornate allungano
e il giardino di casa esposto a nord s’illumina dei primi raggi di sole. Nel
bagagliaio dell’auto di Celeste, due valigie.
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