di Marina Zinzani
Scivolano le stagioni, i volti cambiano, appaiono le rughe. Si guarda il tramonto come qualcosa che ci è familiare, diventa il nostro tramonto, seppur con striature di arancione all’orizzonte, e qualche nuvola rosa.
Non si diventa vecchi se si hanno dei libri in casa, se si ascolta musica, se si gioca con i bambini, se si torna bambini o ci si sente un poco maestri per mostrare ai piccoli le meraviglie della vita, quel maestro continua a rimanere giovane, la saggezza si accompagna all’entusiasmo, e diventa dono e il dono è una forma d’amore.
L’amore per un parco, che si guarda ed è improvvisamente magnifico nella sua delicata esplosione di colori in primavera, l’amore per gli alberi, le margherite, compagni di una passeggiata.
Non si diventa vecchi se si ha ancora la forza di fare polemiche e di indignarsi, le maschere lasciate indietro, vita pulsante, rabbia, essere presenti.
La vita scorre, e ci si accorge che non si ha età, che si può raggiungere uno stato in cui l’anima non conosce i segni del tempo. Basta aprire la porta, e fare entrare il meglio, di tutto.
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