di Cristina Podestà
Accade un momento che hai paura del tempo che passa. Perché passa troppo velocemente, troppo folle è la sua corsa inarrestabile, un uragano in piena che travolge ogni cosa.
Accade che ti accorgi che la vita è un attimo e, quando ne prendi coscienza, l’attimo ti sta sfuggendo di mano.
Accade che ti senti giovane fanciulla con tutte le carte da giocare, poi ti guardi allo specchio e non sei più la stessa che tu immagini, ti senti spossata e non capisci come mai, ti guardi intorno e vedi come sono cambiate le cose.
Accade che sembra ieri che andavi a scuola, invece tuo figlio ha già terminato gli studi, e non te ne capaciti perché lui è il tuo bambino piccolo da accudire.
Accade che molti di quelli che ti circondavano sono spariti, e vedi nuove facce fresche e piene di buonumore e speranze, e ti si stringe il cuore per chi c’è oggi e per chi non c’è più.
Accade poi un giorno che questa paura riesci ad accettarla e a metabolizzare. Ma è un segnale di stanchezza o di consapevole maturità?
Forse stai meglio con te stessa, forse hai raggiunto un equilibrio cercato da molto tempo. E guardi ciò che ti circonda con un sorriso sereno e accogli il tuo vissuto come ricchezza e non come rimpianto, accetti il tuo tempo in modo saggio e, dolcemente, attendi speranzosa ancora cose belle.
Il cambiamento spesso è difficile da accettare.
RispondiEliminaA volte si prende consapevolezza di quanto tempo sia passato e ci si guarda allo specchio e quasi non ci si riconosce più.
In effetti si, tutto questo fa parte della evoluzione naturale delle cose.
Grazie Liana