mercoledì 9 giugno 2021

Un po' d'aria

L’aria che raccoglie mille voci del mondo


di Cristina Podestà

L’aria che respiro è leggera e calda, sa di buono e di sereno. È la stessa che circola nell’universo, è invisibile ma necessaria, travolgente e deflagrante, pulita e essenziale. Me la sento penetrare addosso, giocosa e carica di novità, impalpabile ma forte e decisa.
Una luna leggera la sfiora e la illumina, la trafigge rivelandone la sostanza. Può essere trasparente o densa, nelle sere estive gradito ristoro, terribile e violenta nelle giornate invernali, brezza marina gradevole o tumultuosa insieme ad un temporale. 
Mi fa sentire le voci lontane portandole con sé attraverso il tempo, mi fa spostare sulla strada, mi abbraccia quando mi stringo nello scialle. 
Nelle notti innevate in montagna è frizzante quasi da bruciarti le labbra, può altresì essere scottante nei deserti e nelle giornate di sole cocente. E così, indispensabile e inosservata, corre e travolge, spira e arroventa, è fonte di benessere e di vita. 

1 commento:

  1. Concordo soprattutto sulla indispensabile, inosservata, fonte di benessere e di vita.
    Ma se accorge bene chi comincia a vedere minato questo.
    L aria che respiro senza la quale nessuno può vivere.
    Grazie Liana

    RispondiElimina