di Cristina Podestà
Frammenti di tempesta occupano a tratti la mente e offuscano gli occhi. Sono da sola e nessuno sa del mio dolore. Delle mie sofferenze di ragazzina bullizzata, di quanto mi disturbi passare in mezzo a tutti loro che ridono alle mie spalle. Solo Maurizio ha fatto finta di provare qualcosa per me, ed io ci sono caduta, in pieno, totalmente, come una cretina.
Schegge di paura mi sento addosso, che pungono le mie spalle, le mie gambe, le mie mani. La moto era bellissima, lui di più. La casa vuota, io credevo. Appena entrata il frastuono e le risate scomposte. E la violenza fisica e psicologica di tutti e quattro.
Mamma, papà non mi meritate, non meritate nemmeno tanto dolore che porto con me, in silenzio. E mentre volo giù dalla finestra, ho in bocca il sapore delle caramelle che mangiavo a scuola con mia sorella Grazia.
Bella...
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