di Laura Maria Di Forti
(Introduzione di Angelo Perrone)
(Angelo Perrone) Idee, emozioni, ricordi. È ciò che suggerisce la musica. Le note ci prendono per mano in certi momenti. Sanno condurci in territori sconosciuti. Non sappiamo neanche noi perché accada, ma succede, ci trascinano in un altrove, dove spesso ci perdiamo.
Siamo contenti che avvenga, vogliamo per un istante lasciarci condurre senza meta né orizzonti: che siano loro, le note, per una volta a portarci in giro e a farci scoprire ciò che abbiamo sempre sognato e non sapevamo dove fosse.
Raccogliamo qui alcuni pensieri, suggeriti a Laura Maria Di Forti da pezzi celeberrimi della musica contemporanea. Ognuno può aggiungerne altri, esplorando nel suo scrigno segreto. Dopo The man I love di Gershwin, ecco Gelosia di F. Mercury.
(Jealousy di Freddie Mercury)
La gelosia è nefasta, esecrabile certo, la gelosia è insopportabile, foriera di tristezza e di grandi pene! È terribile e odiosa, molesta oltre ogni dire, è spaventosa e mi tiene prigioniero nelle sue intollerabili spire lasciandomi esausto e senza più volontà.
Perché mai è venuta a tormentarmi? Io non la volevo, forse non desideravo nemmeno innamorarmi. Eppure, eccomi avvinto a questa inesauribile spirale di dolore e mi sento come una nave in balia di onde gigantesche, troppo grandi e impetuose, e non so proprio come evitare di colare a picco.
Sono ormai irriconoscibile, la gelosia mi ha rovinato, mi ha trasformato in un mostro perché il dubbio, oh sì, il dubbio terribile e nefando ha stravolto i miei lineamenti, gli occhi, la bocca, ha lacerato il mio cuore e devastato i miei pensieri.
Voglio liberarmi di questa gelosia rabbiosa e devastante, voglio allontanarmi e correre come si fugge il peggiore dei nemici, altrimenti sarà lei a prendermi per poi lasciarmi agonizzante sulla nuda terra.
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