di Laura Maria Di Forti
(Introduzione di Angelo Perrone)
(Angelo Perrone) Può mai finire la musica? Come dire che d’improvviso possa esaurirsi quel flusso di emozioni in cui consiste l’ascolto delle note. Davvero impossibile. Rimane sempre in noi il ricordo delle vibrazioni percepite. Allora perché è struggente l’istante, a conclusione della musica, che segna l’inizio del silenzio?
L’orchestra chiude i suoi spartiti, si spengono le luci in sala. Magari gli amici se ne vanno. Che succede? Qualcosa rimane e ci accompagna. È accaduta una magia. Ci è stato concesso di fare un viaggio inatteso, non possiamo più dimenticarlo. Sopraggiunge ora la voglia di ricominciare al più presto. Quando? In fondo quello era solo un assaggio, per accrescere il desiderio.
Raccogliamo qui alcuni pensieri, suggeriti a Laura Maria Di Forti da pezzi celeberrimi della musica contemporanea. Dopo The man I love di Gershwin e Gelosia di F. Mercury, ecco "La musica è finita" di Bindi, Nisa, Califano.
(La musica è finita di Bindi, Nisa, Califano)
Sei seduto in un bar quasi mimetizzato in mezzo a gente che parla, ride e si diverte raccontando chissà quali storie, e tu sembri non ascoltare, assorto come sempre in mille pensieri. Non ascoltavi neanche me, oh no, proprio no, io ero invisibile, ricordi? una mera figura adorante che ti stava accanto nel silenzio di giorni senza fine e di notti senza amore.
Io ti ho amato, invece, e ancora sogno di te. Sogno di incontrarti, un saluto almeno, stringere la tua mano e sentire una tua carezza sul mio volto rigato da tante lacrime. Sì, sogno di carpire un tuo sorriso, sentire la tua voce, e invece niente, nemmeno l’accenno di uno sguardo. Niente. Ah, ma certo, io non esisto!
Sono ancora intrappolata nel ricordo di te, di nuovo immersa nella tua adorazione, nel bisogno di te. Che tristezza questa vita lontano dal tuo sguardo! Riesci a immaginare il dolore che provo io, io che ti amo così tanto? No, non puoi, il tuo cuore è freddo come il ghiaccio e non palpita d’amore.
Ti ho visto poi andare via insieme ai tuoi amici. Parole perse nel vento, saluti e grandi risate che si allontanano nel buio della notte. Addio, amore mio, addio. Forse non ci incontreremo più ma, credi, io non smetterò di sognare di riaverti ancora.
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