di Marina Zinzani
“Concerto n. 23 – Adagio – Mozart”
Si intensificano le inondazioni
le nebbie di sera
i caldi terribili dell’estate
si intensifica l’incomprensione
si è troppo insoddisfatti
tutto sembra così in bilico
ci vorrebbero miracoli
in questo perdersi
sentirsi smarriti
ma si ode una voce
un suono
un richiamo
Dio che parla attraverso la musica
narrazione
siamo esseri umani
sfilacciati
con la paura del futuro
vite a prestito
chi è attorno ci lascia piano piano
l’uomo è un animale che sa di morire
ogni giorno deve farci i conti
con questa oscenità
musica scritta da chi si è avvicinato a Dio
meglio non pensare troppo
solo ascoltare
lasciarsi andare
e costruire ogni giorno
un piccolo mattone alla volta
qualcosa che ricordi il profumo di una viola
i tetti di Parigi
una giornata di pioggia con una malinconia piacevole
una cosa benfatta, aver fatto del bene a qualcuno
e lasciarsi tutto indietro
le invidie, le gelosie, gli ipocriti
e tutto quello che ci ha ferito
la voce di Dio è qui ora
da ascoltare ad occhi chiusi.
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