di Liana Monti
Qualche tempo fa, era stato promosso da un ente locale un concorso. Era stato proposto un tema, l’autore poteva elaborare un componimento, poesia o racconto breve. Gli elaborati furono raccolti e presentati durante un evento tenutosi in un teatro di zona.
L’evento consisteva nella presentazione di pezzi dal vivo intercalati dalla lettura di brani selezionati da una giuria e letti direttamente dall’autore.
Anche io avevo inviato un componimento. Era la prima volta che partecipavo e questa occasione mi era sembrava una bella opportunità, sotto vari aspetti. La mia opera non è stata fra quelle scelte.
Due delle autrici selezionate non avevano potuto essere presenti all’evento. A quel punto mi è stato chiesto di leggere i loro componimenti, si trattava di una poesia e di un racconto breve.
Mi sono sentita onorata per questa opportunità ed ho cercato di mettere il migliore impegno possibile per rendere omaggio e valore alle composizioni e di conseguenza alle autrici.
Nel fare questo, ho avvertito rispetto e gratitudine perché, anche attraverso la lettura di brani altrui, una piccola parte di me si è potuta esprimere dando voce e enfasi a parole non mie. Un po' come entrare nei loro pensieri e trasmettere con la voce quello che è il messaggio racchiuso all'interno della composizione.
In questo modo ho avuto la possibilità di scoprire un aspetto molto bello della scrittura: la lettura ad alta voce di fronte a persone sconosciute. Ho sentito una forte emozione. La parte che mi ha colpita di più in questo evento è stata la vibrazione della voce che legge. Le parole hanno molteplici aspetti. Pensarle. Elaborarle. Scrivere. Leggerle. Ascoltarle. Condividerle.
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