Gli alti e bassi della
vita, il passato e la speranza nel futuro
di Marina Zinzani
(Guardando il film Le vie en
rose (2007) con Marion Cotillard)
No,
non mi pento di nulla. La voce di Edith Piaf che canta “No, je ne regrette rien”
davanti al pubblico è la scena finale del film “La vie en rose”, con Marion
Cotillard. La
vita travagliata, la salute malferma, l’amore cercato, trovato e strappato via
dal destino, capitoli che si aprono e si chiudono, parentesi che sono il
passato: tutto scorre via, sotto la voce di Edith Piaf che dice “No, non mi
pento di nulla… perché la mia vita, le mie gioie oggi iniziano con te.”
Il
passato dietro le spalle, e la vita di ora. Quel “te” che suggerisce un nuovo
amore da cui ripartire, ma può essere inteso, perché no, anche con un io
ritrovato, un “se stessi” che diventa compagno di vita, che cancella ciò che
c’è dietro di noi.
“Me
ne frego del passato” canta con decisione Edith. Un grido di vita su ciò che si
può aprire davanti ogni giorno.
La
sua voce commuove ancora, a distanza di tanti anni, vibrazione forte dell’anima
che urla, di fronte ad ogni destino, il suo diritto a una qualche felicità.
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