Le
violenze che travolgono i più piccoli, e la vita stessa di tutti
di
Cristina Podestà
(Commento
a post Nomi
che ritornano, PL, 15/4/18)
Le
parole nelle poesie giungono al cuore in modo profondo, e provocano sentimenti
contrastanti: dalla struggente dolcezza dell'immagine di bimbi, purtroppo
adultizzati troppo presto, alla rabbia che ciò accada da sempre, alla
perplessità che l'uomo tecnologico non sia riuscito ad evitare guerre e spargimenti
di sangue proprio là dove sono creature innocenti a dover pagar pegno.
La
vita sarebbe bellissima e avrebbe molti spunti di positività. Ma l'uomo la
degrada e la ferisce, riducendo la parte più ingenua e bella di sé, i bambini,
a dover subire violenze e dolori senza fine.
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