di Marina Zinzani
(“Benedictus” di Karl Jenkins)
È benedetta l’acqua che disseta la terra
il corpo
è benedetto il fuoco che riscalda le mani
è benedetta la parola al momento giusto
il silenzio quando è la cosa migliore
la compagnia che non ci fa sentire alieni
la solitudine quando necessaria
per raccogliere i pensieri, la mente
è benedetta la vita
che se ne va goccia a goccia, senza accorgersene
è benedetta la pace
così difficile, ovunque
è benedetto il respiro
e l’assorbire tutta la bellezza possibile
e accorgersi di avere creato un giardino interiore
in cui le rose lasciano cadere i petali
ma resteranno sempre sublimi.
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